Da aduc.it
Negli ultimi anni, si sono accumulate prove che i cannabinoidi, in particolare il composto non psicoattivo, il cannabidiolo (CBD), possiedono attività mediche e farmacologiche promettenti che potrebbero qualificarli come potenziali farmaci antitumorali. Questa recensione si basa su più studi che riassumono diversi meccanismi su come il CBD può colpire le cellule tumorali, inclusi i recettori dei cannabinoidi o altri componenti del sistema endocannabinoide, e la loro complessa attivazione dei sistemi biologici che si traduce nell’inibizione della crescita del tumore. Il CBD partecipa anche ad attività antinfiammatorie correlate alla progressione del tumore, come dimostrato nei modelli preclinici. Sebbene il numero di studi clinici e di entità tumorali testate sia limitato, esistono prove evidenti che il CBD ha un’efficacia antitumorale ed è ben tollerato nei pazienti affetti da cancro.
In sintesi, sembra che il CBD abbia un potenziale come farmaco neoadiuvante e / o adiuvante nella terapia del cancro.
Per approfondire
https://www.mdpi.com/2218-273X/11/4/582
(Biomolecules del 15/04/2021)